È stato un artista italiano. Uno dei protagonisti della scuola di Piazza del Popolo, con gli amici Tano Festa e Mario Schifano, ha iniziato la sua carriera artistica a metà degli anni ’50 in un clima artistico di forte vivacità. Interessato alle sperimentazioni dell’Arte Informale, già nel 1958 inizia una riflessione sui monocromi che realizzava attraverso l’utilizzo di tele ricoperte di nylon tirato, strappato. A partire dalla sua prima mostra personale presso la Galleria La Salita, Angeli si interessa con passione, per tutto il decennio, del clima politico e il suo lavoro ne risente: cortei, proteste studentesche e soprattutto la rielaborazione, personalissima, dei simboli politici, segnano la sua pittura e le opere su carta. In particolare, una riflessione sul potere e sulla retorica visiva lo hanno ispirato nella creazione di una mitologia molto personale e rivelatoria. Solo la fine degli anni Settanta segna una nuova attenzione ad una sfera più intima, familiare, con una rinnovata attenzione al paesaggio e alla figura.